martedì 14 maggio 2024

Villanova: il paese che sta scomparendo e delle opere incompiute

 Acquisiamo dal quotidiano locale “la libertà” in data 08 maggio le proteste per le alte erbacce presenti presso il cimitero di Soarza e per il mancato ripristino del dosso divelto lo scorso anno, la notte stessa della posa. Inoltre, evinciamo in data 10 maggio sulla medesima testata giornalistica l’appunto del Sindaco di Villanova sull’Arda rispetto al malcontento dei cittadini del capoluogo per il malfunzionamento degli impianti semaforici.

Analizzando l’articolo di mercoledì scorso concordiamo nel merito della protesta, ma nel contempo ci rammarichiamo che la comunità nel richiedere il ripristino del manufatto rimosso oltre 7 mesi fa, nonostante la raccolta firme, nonostante il dispendio di denaro pubblico, nonostante la ripresa dei mezzi agricoli che viaggiano a velocità sostenute nel borgo, abbia dimenticato di scrivere un nonostante la minoranza,  a cui si erano rivolti, abbia portato al voto in consiglio comunale 3 specifiche mozioni per il nuovo impianto di un rallentatore in asfalto, tutte bocciate dall’amministrazione, nel rispetto loro e delle richieste fatte ed ascoltate per ridurre la velocità dei mezzi pesanti nella frazione.

Le citate mozioni, oltre al dosso artificiale, comprendevano anche l’installazione di alcuni “velobox” nel capoluogo, con lo scopo non certo di dar multe ai passanti, ma di dissuadere i “piloti da formula uno” che spesso sfrecciano pericolosamente per la provinciale che attraversa il paese, come testimoniato anche dalle forze dell’ordine che abbiamo interpellato. Negli stessi documenti al voto vi era perciò altresì la richiesta di applicare strisce pedonali illuminate, lungo gli attraversamenti delle ciclabili e nei pressi delle scuole. La situazione sulle nostre strade non si può dire che non sia pericolosa ma tutte queste mozioni sono state sempre bocciate dalla maggioranza.

Venendo all’articolo pubblicato venerdì 10 maggio, oggi ci ritroviamo con il problema legato al traffico in centro Villanova, definito dal Sindaco nell’ultimo articolo consistente e composto soprattutto da mezzi pesanti, a causa di una non ottimale gestione del funzionamento degli impianti semaforici, utili ad alternare il traffico su di un ponte che certamente necessita di manutenzione. Manutenzione che a quanto pare inizierà non prima del 2025. Vero che la pianificazione degli interventi è di competenza della Provincia, ma ci aspettiamo che l’amministrazione agisca, rispondendo alle due mail ricevute dall’Ente Territoriale con la richiesta di regolazione dei tempi di attesa ai semafori e con un forte sollecito ad anticipare nel più breve l’intervento.

Lamentiamo la staticità di questa amministrazione. Nonostante un avanzo di cassa molto importante, cosa per altro anomala per un ente locale, ogni richiesta o proposta viene bocciata. Si attende sempre l’intervento di qualcun altro per poi incolparlo se le cose non vanno. Una viabilità alternativa per sviare l’annoso problema dei passaggi livello presentata 7 anni fa e mai partita, un ospedale da riconvertire in centro Paralimpico, presentato nei medesimi anni e con forti ritardi nei lavori, una villa all’asta da riaprire come bene pubblico, chiusa da un anno e dal destino incerto, ecc .. Villanova ci sembra il paese delle opere incompiute.


Quando la colpa non è di qualcun altro ci sentiamo dire che quest’ultima è del Covid, della crisi energetica e delle guerre; come se nei paesi limitrofi, dove le idee ed azioni conseguenti si mettono in campo, pandemia e crisi economiche non siano mai esistite. Potrebbero dirci, beh allora trasferitevi in questi lidi felici, ma facciamo notare che chi voleva e poteva lo ha già fatto con conseguente e preoccupante calo demografico, che buona parte delle attività commerciali stanno ed hanno chiuso, che a scuola abbiamo pluriclassi accorpate, che da due medici di famiglia siamo passati ad uno, che un ospedale che faceva prelievi alla cittadinanza ed erogava servizi sanitari non c’è più, che da due istituti bancari siamo passati ad uno, ecc.… 

Un paese sul baratro che si sta' spegnendo, un Sindaco e Vicesindaco in amministrazione da un ventennio ai quali chiediamo di prendersi l’oggettiva responsabilità di un totale fallimento politico ed organizzativo.

lunedì 16 maggio 2022

A Villanova sull'Arda Ezio Marocchi è a disposizione della collettività

 


Ezio Marocchi si mette a disposizione per contrastare alle prossime elezioni il Sindaco uscente Romano Freddi che si ripresenta per la terza volta. Marocchi nato, cresciuto e residente a Villanova sull’Arda si candida alle prossime amministrative con una lista civica che si chiamerà “Villanova con Marocchi Sindaco”. Cinquantacinquenne, sposato con due figli, tecnico esperto presso il Comune di Cortemaggiore, ama viaggiare in camper, passeggiare tra la natura ed i frutteti della famiglia, dedicarsi alla fotografia ed al jogging. Nipote dell'ex Sindaco Giovanni Marocchi, primo cittadino del paese Verdiano per 25 anni, dal 1964 al 1989, a cui è stata per altro intitolata la Piazza del Municipio. Ex collega, consigliere del primo mandato di Fausto Maffini dal 2002 al 2007, tra i banchi di maggioranza del Sindaco uscente Romano Freddi, Marocchi oggi si propone come alternativa al gruppo di governo in scadenza.

Vogliamo dare nuova linfa, o non troppo metaforicamente diremmo anche nuova vita, ad un paese in cui soggiorna, da oramai troppo, un grosso e progressivo decadimento demografico. Situazioni per il nostro paese oramai diventate inaccettabili, figlie di scelte nel tempo, a nostro avviso, sbagliate ed in controtendenza con gli interessi della comunità, fa saper Marocchi. Villanova è fanalino di coda, dopo le comunità montane per spopolamento. Il decadimento è anche strutturale e si riflette sulla qualità dei servizi. Metteremo in campo azioni non solo utili al mantenimento dell’esistente, ma avremo il coraggio, le idee, le competenze per mettere in atto interventi capaci di ridare quello sviluppo e benessere che oramai da troppo sono venuti a mancare.

Per migliorare i servizi bisogna però partire dal rendere efficiente la macchina operativa dell'Ente pubblico, ragion per cui, come detto dallo stesso Marocchi, sarà fondamentale concentrarsi sulla riorganizzazione del personale degli uffici comunali, rendendo più digitale e quindi più vicino alla gente, l'accesso alle pratiche.

Alla guida di una lista civica "Villanova con Marocchi Sindaco", il Geometra portabandiera - viene detto- di una famiglia nota e stimata nel paese verdiano, porta il nome del piccolo cugino morto a 4 anni nel 1960 durante il terremoto di Agadir, nel sud del Marocco. Figlio dello zio partigiano Enrico, ex dipendente Agip, anche lui vittima del sisma con la moglie. 

Il nostro programma- anticipa il candidato Sindaco- prende in forte considerazione il problema sociale e sanitario venutosi a creare a Villanova dopo la decisione, degli Organi territoriali e locali, di trasformare l’Unità Spinale dell’Ospedale di Giuseppe Verdi in Centro Paralimpico. Tale visione ha posto poca attenzione alla perdita conseguente di molti servizi destinati agli abitanti dal paese e delle sue frazioni. Nostra volontà sarà quella di realizzare, come già concordato da un nostro candidato con l’attuale Direttore alla Salute della Regione, un attrezzato “Ambulatorio di Comunità” in grado di dare finalmente degna dimora al Medico di Famiglia che collaborerà con Infermieri capaci di muoversi in modo capillare sul nostro territorio, presso il domicilio delle persone di Villanova, soprattutto se anziane.

In merito ai "cavalli di battaglia" (edificio scolastico e soppressione dei 3 passaggi a livello) dell'amministrazione uscente, Marocchi puntualizza: "Il vero annoso problema della scuola, per la quale si insiste solo su necessari interventi strutturali, è la carenza di alunni dovuta al decadimento demografico citato. Nel 2017 è stata presentata, dall'allora Assessore Regionale, una viabilità alternativa e nonostante i fondi stanziati per la realizzazione delle opere, dopo 5 anni, di concreto, si sono visti esclusivamente annunci, che si moltiplicano in questi giorni, ma nulla ancora di oggettivo.

Infine Marocchi punta sul turismo verdiano: "Per noi una comunità legata alla vita ed alle opere di Verdi- conclude-  deve essere inclusa nel circuito turistico e culturale del Maestro. Ne ricaverebbe un grande beneficio, promuovendo un vigoroso volano economico per il territorio locale.

Io, Ezio Marocchi, vivo oggi Villanova come la visse in passato mio Zio già Sindaco ed amandolo il mio paese mi preoccupo per il suo futuro con la volontà di evitare errori già commessi in passato. 


La prima firma sul nostro programma: Papà Gugliemo

La prima firma sul nostro programma è quella di mio padre Guglielmo, 91 anni, fratello di quel Giovanni Marocchi che fu sindaco di Villanova dal 1964 al 1989. Per me è un momento davvero emozionante che ci tengo a condividere con voi. Sarà una campagna leale, positiva, propositiva e concreta, in cui spiegheremo tutto quello che ci piacerebbe fare per migliorare la qualità della vita nel nostro paese. Un abbraccio. Ezio.







Villanova: il paese che sta scomparendo e delle opere incompiute

  Acquisiamo dal quotidiano locale “la libertà” in data 08 maggio le proteste per le alte erbacce presenti presso il cimitero di Soarza e pe...